Last Days of Summer

Last Days of Summer
foto di Marìka Poulain

martedì 18 marzo 2014

-Take me anywhere-


-testo di Rumigal-
-foto di Marìka Poulain-


La bottiglia in una mano, seduto a terra e la schiena appoggiata al letto.
"Sai, dovresti bere meno Tequila"
Morgan sorride ascoltando le parole fuoriuscire come una brezza estiva dalle labbra di Miki, una di quelle brezze che accarezzano la tua pelle quando fa caldo, troppo caldo.
Miki ha la testa appoggiata ad una spalla di Morgan. Gli prende la bottiglia e tira una lunga sorsata. Quando Miki beve della Tequila la sua faccia si raccoglie in una smorfia carinissima.
A Morgan piace tanto.

"Mi succede una cosa strana, di questi tempi."
Miki si volta verso Morgan, e gli accarezza una mano.
"Cosa?", chiede lei.
"Non riesco più a vedere cosa c'è in superficie."
"Che intendi?"
"E' come leggere una poesia, ed accorgersi solamente delle figure retoriche che la compongono. Ma la poesia dovrebbe essere più di mera tecnica, no? Eppure se mi guardo intorno, se guardo davanti a me non vedo più poesia."
"Dovremmo trovare un punto di incontro però su cosa intendi per superficie, sai? In fondo se ci pensi bene il senso di una poesia non è ciò che dovrebbe apparire in superficie."
"Sai cosa intendo."
"Credo di si. Bisogna vedere se lo sai anche tu."

Miki si alza e va verso il PC.
"Che canzone vuoi ascoltare? Abbiamo bisogno di una canzone."
Morgan ci pensa su.
"Can't stand me now"
"Eeeee....The Libertines sia."
Miki torna a sedersi. Morgan appoggia la sua testa sui suoi capelli profumati, chiude gli occhi mentre ascolta le note della canzone.
Una volta un suo amico, molto più grande di lui, gli disse che certe storie, certe canzoni, puoi capirle davvero solamente quando le hai vissute.

"Puoi credere di aver capito una canzone fino in fondo, ma in realtà non sarà mai cosi. Sai, dovresti sempre riascoltare le tue canzoni preferite quando ti succedono cose importanti."


Morgan ascolta questa canzone da sempre. E ha pensato di capirla cosi tante volte.
Prende un sorso di Tequila.
"Se perdi il senso generale delle cose, quello che ti resta è solo un insieme di puntini che non riesci a collegare", fa Morgan. "Il mio problema è questo adesso. Non riesco più a trovare effetti per cui valga la pena generare delle cause. Un immobilismo cosmico che riempie le mie giornate."
Miki sorride, le parole strascicate di Morgan. Ci vorrebbero più serate cosi, a bere Tequila in una stanza, a fumare e parlare. Dovrebbero avere tutti almeno una serata cosi, una volta al mese.
"Vorrei riuscire a leggere una poesia senza capirla. Ascoltare una canzone senza capirla, ma lasciare che mi faccia stare meglio."
Che poi ad essere onesti, il problema di Morgan, o di tutta questa generazione, è la difficoltà di trovare una posizione nel mondo.
Siamo nati in un'epoca che dicono essere di passaggio. Tra un picco e l'altro, siamo in una fase discendente. Le cose importanti succederanno quando saremo morti, stando a quanto dicono.
Come potresti vedere della poesia, Morgan, se il nostro futuro sembra essere questo?
Miki vorrebbe dire questo, ma è qualcosa che in fondo sanno già. Hanno già bevuto cosi tante bottiglie di Tequila, ascoltando cosi tante canzoni che credevano di conoscere.


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