Last Days of Summer

Last Days of Summer
foto di Marìka Poulain

martedì 18 marzo 2014

CUT

di Rumigal

Di queste cose non ne parliamo mai perché come potremmo farlo?
Le conversazioni tra le persone dovrebbero permettere la comprensione reciproca, ma crescendo ci rendiamo conto che servono a distanziarci sempre più.
Spengo la televisione, le persiane sono aperte e la finestra si affaccia su tutto ciò che c'è fuori, mentre la lama affonda nella nostra pelle.
Non tanto.
Non esce sangue.
Per un attimo ho quasi paura di non averlo fatto bene.
Poi mi accoro che il taglio c'è stato. Leggero.
David Foster Wallace lo ha spiegato bene. Il suicidio non è una scelta. Se sei in un palazzo in fiamme, puoi scegliere se bruciare o gettarti di sotto. Non è proprio ciò che definiremmo una scelta.
Cosi anche preferire un taglio alla comunicazione verbale di cui tutti sono cosi ghiotti non è propriamente una scelta. Di questo ce ne rendiamo conto.
Paradossalmente, la motivazione per cui uno tende a provocarsi del dolore fisico è il bisogno di sentirsi vivo. Di capire se ciò che sta capitando intorno (vale a dire la quotidianità) c'è davvero. Anzi, è anche più di questo.
Crediamo sia qualcosa che abbia a fare con l'accertarsi della propria presenza. Sapete quando per esempio siete con qualcuno e dite una cosa e quello magari non vi risponde e voi gli chiedete se vi ha sentito e vi fa ah si certo e magari era distratto o non è stato abbastanza veloce da formulare una risposta?
Ebbene, tagliarsi è il nostro modo di dire Ehy hai capito cosa sta succedendo?
Perché la conversazione verbale è povera. Un milione di parole possono non bastare. Un taglio è decisamente più incisivo.
Cosi ce ne stiamo qui sul letto e sapete? E' piacevole quel formicolio che sentiamo intorno al taglio. Perché non è qualcosa di fisico. Se ti tagli per sbaglio non senti il formicolio per giorni. Invece se lo fai coscientemente si. Lo continui a sentire sempre e sempre e sempre, giorno e notte, giorno e notte, e ti guardi il braccio dove ti sei tagliato e continui a guardare quel taglio e pensi che per oggi ci sei ancora.
Quel taglio non è qualcosa di fisico. E' una linea di confine tra odio e amore e non possiamo sapere chi prevaricherà alla fine. Dobbiamo solo sperare di poterci arrivare.

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